STRATIGRAFIA MICROPALEONTOLOGICA

Anno accademico 2017/2018 - 3° anno
Docenti: Agata Di Stefano e Rosanna Maniscalco
Crediti: 6
SSD: GEO/02 - Geologia stratigrafica e Sedimentologia
Organizzazione didattica: 150 ore d'impegno totale, 80 di studio individuale, 28 di lezione frontale, 42 di laboratorio
Semestre:
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Obiettivi formativi

Il corso ha l’obiettivo di far acquisire agli studenti le tecniche di utilizzo dei principali microfossili calcarei (nannofossili e foraminiferi) per usi stratigrafici. Pertanto, alla fine del corso lo studente dovrà:

  1. Aver acquisito i principi fondamentali della biostratigrafia, anche in relazione alla cronostratigrafia e alla magnetostratigrafia, e conoscere e identificare le diverse tipologie di biozone e bioeventi;
  2. Saper ricostruire un log stratigrafico (anche sul terreno o da carote) ed effettuare una campionatura a fini biostratigrafici;
  3. Conoscere i principali schemi biozonali basati sui nannofossili e sui foraminiferi, applicabili sia in aree oceaniche che in Mediterraneo, con particolare riferimento all’intervallo Neogenico-Quaternario;
  4. Acquisire i metodi di preparazione dei campioni per l’analisi al microscopio ottico dei nannofossili calcarei e dei foraminiferi;
  5. Acquisire i metodi preparazione dei campioni per l’analisi al SEM dei nannofossili calcarei e dei foraminiferi;
  6. Riconoscere al microscopio ottico i principali taxa di nannofossili calcarei e foraminiferi, utili per la stratigrafia dei sedimenti Neogenici e Quaternari.
  7. Preparare una relazione bio-cronostratigrafica.

Prerequisiti richiesti

• Aver acquisito i concetti del Corso di Geologia Stratigrafica, (impartito nel II semestre del I anno del CdL triennale in Scienze Geologiche), con particolare riferimento alle Unità Stratigrafiche di base e ai concetti di Omotassia e Correlazione Bio- e Crono-Stratigrafica.

• Avere familiarità con il microscopio ottico polarizzatore.


Frequenza lezioni

OBBLIGATORIA


Contenuti del corso

Stratigrafia Micropaleontologica, Lezioni frontali: 4 CFU (28 ore)

Parte I: Introduzione

Definizione e scopi della Stratigrafia Micropaleontologica. Principi di biostratigrafia; concetto di fossile guida e principio di omotassia; la correlazione stratigrafica. Tipi di biorizzonti e loro individuazione. Gli schemi biostratigrafici. La biostratigrafia integrata. Metodi di analisi biostratigrafiche qualitative e quantitative. Correlazione tra biostratigrafia, Scala del Tempo Geologico (GTS) e Scala delle Inversioni di Polarità Magnetiche (GPTS).

Parte II: Nannofossili calcarei

Generalità sui nannofossili calcarei. Utilizzo dei nannofossili calcarei in stratigrafia. Cenni di utilizzo dei nannofossili calcarei per ricostruzioni paleoambientali e paleoecologiche.

Parte III: Foraminiferi

Generalità sui foraminiferi. Utilizzo dei foraminiferi in stratigrafia. Cenni di utilizzo dei foraminiferi per ricostruzioni paleoambientali e paleoecologiche.

 

Stratigrafia Micropaleontologica, Laboratorio: 2 CFU (24 ore)

Ricostruzioni stratigrafiche (log) di successioni in affioramento, pozzo e carote.

Tecniche di campionamento a fini biostratigrafici.

Preparazione di vetrini (smear-slides) per l’osservazione dei nannofossili al microscopio ottico.

Preparazione di lavati per l’osservazione dei foraminiferi al microscopio ottico.

Preparazione di stub per l’osservazione di nannofossili e foraminiferi al SEM.

Riconoscimento al microscopio ottico di nannofossili calcarei, con particolare riferimento ai taxa utilizzati per la stratigrafica dell’intervallo Neogenico-Quaternario.

Riconoscimento al microscopio ottico di foraminiferi, con particolare riferimento ai taxa utilizzati per la stratigrafica dell’intervallo Neogenico-Quaternario.

Analisi di campioni e individuazione di taxa selezionati al SEM.

Redazione di un report bio-cronostratigrafico


Testi di riferimento

1) PERCH-NIELSEN K. (1985) - Cenozoic calcareous nannofossils. In: H.M. BOLLI, J.B. SAUNDERS, & K. PERCH-NIELSEN. (Eds.): “Plankton Stratigraphy”. Cambridge University Press, 427-554.

2) BOLLI H.M. & SAUNDERS J.B. (1985) - Oligocene to Holocene low latitude planktic foraminifera. In: H.M. BOLLI, J.B. SAUNDERS, & K. PERCH-NIELSEN. (Eds.): “Plankton Stratigraphy”. Cambridge University Press, 155-262.

3) IACCARINO S. (1985) – Mediterranean Miocene and Pliocene planktic foraminifera. In: H.M. BOLLI, J.B. SAUNDERS, & K. PERCH-NIELSEN. (Eds.): “Plankton Stratigraphy”. Cambridge University Press, 283-314.

4) CITA M.B. Guida allo studio delle micropaleontologia. Milano, La Goliardica.

5) IACCARINO S. & PEMOLI SILVA I. Practical Manual of Oligocene to Middle Miocene Planktonic Foraminifera.

6) IACCARINO S. & PEMOLI SILVA I. Practical Manual of Neogene Planktonic Foraminifera.

7) MCGOWRAN B. Biostratigraphy. Microfossil and Geological Time. Cambridge University Press

8) AUBRY M.P. Handbook of calcareous nannofossils, (vol. 1-5).

9) BOWN P.R. Calcareous nannofossil biostratigraphy. Kluwer Academic Press.

10) Dispense e appunti forniti dai docenti



Programmazione del corso

 *ArgomentiRiferimenti testi
1*Introduzione al corso, definizione e scopi della Stratigrafia Micropaleontologica4, 7, 10 
2*Richiami di biostratigrafia: “fossile guida”, tipi di biozone, biorizzonti e principio di omotassia7, 10 
3*Riconoscimento dei bioeventi su base qualitativa e quantitativa (metodi di conteggio per le analisi biostratigrafiche)7, 10 
4*Costruzione di uno schema biozonale e correlazione con la GTS e con la GPTS7, 10 
5*Generalità sui foraminiferi. Utilizzo dei foraminiferi in stratigrafia2, 3, 4, 5, 6, 10 
6*Cenni di utilizzo dei foraminiferi per ricostruzioni paleoambientali e paleoecologiche.2, 3, 4, 5, 6, 10 
7*Criteri di riconoscimento dei foraminiferi al microscopio ottico. Principi di classificazione: struttura della parete, avvolgimento e forma del guscio, margine del guscio e ornamentazioni 2, 3, 4, 5, 6, 10 
8*Principali schemi biozonali basati sui foraminiferi, applicabili sia in aree oceaniche che in Mediterraneo, con particolare riferimento all’intervallo Neogenico-Quaternario2, 3, 4, 5, 6, 7, 10 
9*Generalità sui nannofossili. Utilizzo dei nannofossili in stratigrafia1, 8, 9, 10 
10*Cenni di utilizzo dei nannofossili per ricostruzioni paleoambientali e paleoecologiche1, 8, 9, 10 
11*Criteri di riconoscimento dei nannofossili al microscopio ottico polarizzatore1, 8, 9, 10 
12*Principali schemi biozonali basati sui nannofossili, applicabili sia in aree oceaniche che in Mediterraneo, con particolare riferimento all’intervallo Neogenico-Quaternario1, 7, 8, 9, 10 
13*Utilizzo dei principali schemi biozonali basati su foraminiferi e nannofossili (biostratigrafia integrata) per la datazione delle successioni.7, 10 
14*Ricostruzione di una colonna stratigrafica e campionamento a fini biostratigrafici (in affioramento, pozzo o carota)10 
15*Preparazione di lavati per l’osservazione dei foraminiferi al microscopio ottico. Preparazione di stub per l’osservazione dei foraminiferi al SEM10 
16*Riconoscimento al microscopio ottico di selezionati gruppi di foraminiferi, con particolare riferimento ai taxa utilizzati per la stratigrafia dell’intervallo Neogenico-Quaternario. 2, 3, 4, 5, 6, 7 
17*Osservazione al SEM dei foraminiferi: parete del guscio, principali caratteri di classificazione5, 6, 10 
18*Preparazione di smear-slides per l’osservazione dei nannofossili al microscopio ottico polarizzatore. Preparazione di stub per l’osservazione dei nannofossili al SEM.
19*Riconoscimento al microscopio ottico polarizzatore di selezionati gruppi di nannofossili, con particolare riferimento ai taxa utilizzati per la stratigrafia dell’intervallo Neogenico-Quaternario1, 8, 9, 10 
20*Osservazione al SEM dei nannofossili1, 8, 9, 10 
21*Preparazione di un report bio-cronostratigrafico7, 10 
* Conoscenze minime irrinunciabili per il superamento dell'esame.

N.B. La conoscenza degli argomenti contrassegnati con l'asterisco è condizione necessaria ma non sufficiente per il superamento dell'esame. Rispondere in maniera sufficiente o anche più che sufficiente alle domande su tali argomenti non assicura, pertanto, il superamento dell'esame.

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

L’esame si articolerà in: una prova pratica (redazione di un report sulle attività di laboratorio, costruzione di un log stratigrafico, campionamento, analisi e redazione di un report bio-cronostratigrafico) ed una prova orale sui contenuti teorici


Esempi di domande e/o esercizi frequenti

Tutti gli argomenti trattati nel corso